Inci, questa “indifferente” sigla
La pelle è la porta che ci rappresenta, l’ingresso dal quale passano le emozioni, le espressioni, gli stati d’animo e l’immagine di “bellezza” di ogni persona. A volte l’abuso di cosmetici chimici o prodotti di bellezza con una lista di sostanze a dir poco “raccomandabili” può provocare danni. Infiammazioni acute, intolleranze, allergie, dermatiti e nei casi più gravi anche tumori, motivo per cui dovremmo imparare a scegliere prodotti con un buon Inci, ovvero con pochi e naturali elementi che compongono la sua lista.
Per lei, per lui, per tutta la famiglia ce ne sarebbe da dire di tutti i colori ovviamente in negativo su cosmetici dei quali ogni giorno facciamo uso. Basta pensare alla detersione quotidiana con bagnoschiuma, shampoo, latte e tonico detergente, per non parlare dell’idratazione con creme viso, creme corpo, gel, dopobarba, e che dire del make up con fondotinta, cipria, rossetto, rimmel, matite e ombretti. E poi pensiamo anche all’igiene dei nostri bambini che già da piccoli vengono a contatto con queste sostanze che penetrano nell’organismo. E allora cosa fare? Impariamo a leggere l’INCI!
Inci, per l’appunto, una parola sulla quale non ci soffermiamo più di tanto nel momento dell’acquisto e che spesso oltrepassiamo per guardare alla marca piuttosto che ai messaggi e alle promesse miracolose espresse sulle confezioni di brand molto famosi. Questa parola ha rivoluzionato il mio modo di vivere la bellezza estetica (ROUGE) e mi ha fatto scoprire un mondo nuovo che da li a poco sarebbe diventato il mio stile di vita non solo nella cura estetica ma anche in quella quotidiana in ogni settore della mia giornata. Ecobio per l’appunto.
I prodotti di grandi e medie marche, usati dalla maggior parte delle persone, comunemente venduti nei supermercati, farmacie, profumerie, in realtà altro non sono che sostanze a base di petrolio, siliconi, paraffina, conservanti, altamente inquinanti e potenzialmente allergenici e cancerogeni. Bisognerebbe liberare la nostra pelle da sostanze tossiche e scegliere prodotti naturali, ecosotenibili per l’uomo e l’ambiente, bisognerebbe guardare le etichette e le suddette certificazioni, bisognerebbe riconoscere un vero prodotto green da uno impropriamente etichettato come tale, imparare a capire L’INCI.
L’International Nomenclature of Cosmetic Ingredient, oltre ad essere un elenco dei diversi ingredienti di un prodotto cosmetico a mio avviso è una delle armi più importanti per poter scegliere in modo consapevole. Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione l’elenco degli ingredienti in esso contenuti, scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione. Al primo posto si indica l’ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Lo scopo del codice INCI è infatti prioritariamente quello di permettere alle persone portatrici di allergie di identificare facilmente la presenza della sostanza alla quale sono allergiche all’interno del prodotto prima del suo impiego. A mio avviso è importante conoscerlo ance per evitare i veleni quotidiani che spalmiamo sulla nostra pelle. Oggi, infatti, quando acquisto, un cosmetico o un prodotto, non guardo più al brand famoso e prestigioso, alla pubblicità in tv con tanto di promesse miracolose, non sono più convinta che comprare in profumeria è meglio che in un mercatino biologico.
Delle sostanze chimiche che spesso troviamo presente nell’Inci delle confezioni, in questa sezione, vi parlerò in più di una volta, per far capire che Amore non è solo quello fisico, carnale, passionale, tra esseri umani ma a volte passa da noi stessi, dalla nostra cura, dalla nostra attenzione, dal nostro volersi bene e coccolarsi.
Parola di Rouge