La donna, una festa dall’eternità per ricordare la Vita
Per alcuni sarà diventata la solita festa commerciale, per altre, addirittura donne una serata goliardica per sfuggire alla quotidianità casalinga e magari fare follie lontane dai mariti. Prima si organizzavano cene a tema “infuocato” solo in strip-club e discoteche, ultimamente perfino nei ristoranti si ricorre ad uomini semi nudi e in slip che portano le portate! Purtroppo oltre che essere usanze davvero tristi e grezze che nulla hanno a che fare con la vera festività e quello che rappresenta, non capiscono che per un giorno la Donna ami essere festeggiata per se stessa e non in rapporto come sempre ad un uomo (che magari volesse viziarla in giacca e cravatta tutto l’anno sarebbe meglio! ). Ecco le donne amano festeggiare con le amiche o le proprie familiari (mamme, zie e sorelle o figlie), rendersi libere di trascorrere 24h o anche solo una cena all’insegna di chiacchiere, confidenze vere, sorrisi e relax. Festeggiare avvolte da profumi, Spa e massaggi; in una camminata di trekking per boschi; facendo un viaggio lontane dagli obblighi, che non hanno mai fatto o ancora sognano. Insomma AMANO AMARSI en Rose, come diciamo noi Noir e Rouge, innamorate delle nostre passeggiate, aperitivi tra donne e confidenze alla Sex and The City ma non solo. Le donne che non provano invidia ma fanno gruppo con le altre donne, vivono serene e liberamente, non sentono la competizione alcuna ma amano confidarsi sempre gli stessi problemi di incomprensioni e infine amano riderci su e scambiarsi consigli… Un uomo dovrebbe celebrarle sempre, in questo giorno di festività internazionale per la loro uguaglianza un piccolo pensiero, un libro, una rosa con una mimosa, una giornata insieme, per le più venali un gioiello o un po’ di shopping… insomma amano le attenzioni! Ma veramente con cuore e soprattutto semplicità andrebbe ricordata questa data importante… ecco perché!
Ma torniamo alla festa di oggi… da dove deriva?! La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa celebrazione si tiene negli Stati Uniti a partire dal 1909, in alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922. Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909. Verso la fine dell’anno, il 22 novembre, si vide a New York iniziare un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910. Il successivo 27 febbraio, domenica, alla Carnegie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman’s Day.
Il Woman’s Day tenuto a New York il successivo 28 febbraio venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Le delegate socialiste americane, forti dell’ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi nella Folkets Hus (Casa del popolo) di Copenaghen dal 26 al 27 agosto 1910 – due giorni prima dell’apertura dell’VIII Congresso dell’Internazionale socialista – di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
Insomma parte tutto dai primi del ‘900 per ricordare l’importanza della libertà, della lotta contro la discriminazione di genere e del diritto al voto. Purtroppo ancora oggi nel 2017 le donne sono schiave e sotto regimi di uomini vengono vendute in spose da bambine, in Africa viene praticata loro una vera e propria tortura ai genitali, insomma le donne non libere e al pari del genere maschile sono per l’intera umanità ancora un sogno! Tutt’oggi nei nostri paesi liberi e democratici si assiste ad una differenza negli stipendi, nella mentalità e perfino in tantissimi femminicidio alla fine di rapporti amorosi! Beh con questo articolo ci auguriamo di avervi avvicinati al vero significato di questo importante giorno e ricordarvi di celebrare e viziare le vostre donne, partendo dal loro rispetto sempre… e ricordarci dei loro diritti e battersi per loro per ogni paese del mondo! Evviva la Vita, che è DONNA. Qui infine vi riportiamo la vera nascita storica della sua festa e perfino la scelta del simbolo della profumatissima MIMOSA che tanto amiamo!
…le vicende della seconda guerra mondiale ed infine il successivo isolamento politico della Russia e del movimento comunista nel mondo occidentale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l’incendio della fabbrica Triangle. Nel settembre del 1944, si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un’idea di Teresa Noce,di Rita Montagnana e di Teresa Mattei. L’8 marzo 1972 la manifestazione della giornata della donna a Roma si tenne in piazza Campo de’ Fiori: vi partecipò anche l’attrice statunitense Jane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione
Ricordiamo ora e sempre queste grandi Donne, madri delle nostre libertà e simbolo del Femminismo e portiamo avanti i loro ideali di uguaglianza!
Buon 8 marzo da Noi di IN VERDE CON STILE