Al Brindisi, non è solo un invito ma la più antica osteria del mondo, ed è in Italia
Se ci si trova nella splendida città di Ferrara o se anche si è deciso di andare a mangiare bene per un giorno e soprattutto andare a scoprire l’antica tradizione delle osterie… impossibile non fare sosta all’Enoteca Al Brindisi ovvero la più antica Osteria d’Italia se non d’Europa, come recita il cartello già Hostaria del Chiucchiolino a.d.1435 , di antica origine medievale. L’Enoteca è nascosta di fianco alla meravigliosa cattedrale della città, con orario continuato 11 am 24 pm senza prenotazioni…vi basterà arrivare presto o mettervi in coda, che vi garantiamo vale la pena. L’interno è semplice e davvero molto bello, completamente in legno circondati da bottiglie di ottimo vino e profumi tipici.
Una storia di quasi seicento anni che le è valsa una citazione nel Guinness dei Primati. L’osteria esisteva già nel 1435, quando si chiamava “Hostaria del Chiuchiolino” (da “ciuc”, ubriaco). All’epoca ci si arrivava in barca dall’attuale via degli Adelardi, allora via del Gorgadello proprio perché vicina a una piccola insenatura. Oggi è una meta ricercata dai turisti, ma anche un’abituale frequentazione di tanti ferraresi. Di proprietà della famiglia Pellegrini dalla fine degli anni ’50, l’enoteca oggi è gestita da Federico , oste non solo per tradizione, visto che lo erano già i nonni, ma soprattutto per vocazione. In un mercato che offre una scelta tanto ampia in fatto di enoteche e osterie, ciò che può fare la differenza, spiega Federico, è proprio la figura dell’oste, che sappia proporre alla propria clientela una vasta e interessante scelta di vini. L’enoteca “Al Brindisi” vive di storia – i ferraresi durante le festività amano portarvi i propri parenti e amici che vengono da altre città – ma al contempo vive anche di una scelta di vini al calice che si rinnova e si arricchisce di continuo, proprio secondo le scelte del giovane oste. Scelte che cadono soprattutto su vini prodotti con vitigni autoctoni, che Federico cerca con appassionata ossessione.
ll menu non delude la tradizione cittadina. Da provare assolutamente gli antipasti tipici:
CULATELLO DI ZIBELLO E IL PIATTO YDDISH. Tra i primi piatti i noti : PASSATELLI O CAPPELLETTI IN BRODO, CAPPELLACCI DI ZUCCA , PASTICCIO FERRARESE. Di secondo : SALAMA DA SUGO CON PURE’, BRASATO, O COTECHINO E I BOLLITI MISTI. Ottimi i formaggi selezionati. I prezzi oltretutto sono rimasti quelli tipici ed economici di una volta, nonostante l’eccelsa qualità.
Sicuramente da farsi consigliare i vini da Federico, figlio del noto proprietario Moreno Pellegrini, di importante passato tra ristoranti italiani e di gran cultura.
Noi non potevamo non dare in omaggio come recensione per i nostri amici e lettori i nostri Tre Mestoli di In Verde, consigliando vivamente di provare almeno una volta nella vita un posto così ricco di fascino e vera tradizione culinaria! A presto Ciuc …
Da Rouge et Noir