Legambiente disegna la città del domani!
Le città devono respirare! E’ ancora una volta Legambiente a dircelo con il suo dossier Mal’Aria 2017 e la campagna annuale “PM10 ti tengo d’occhio”, che monitora l’andamento giornaliero dei 96 capoluoghi di provincia di cui sono disponibili i dati tenendo in considerazione solo le centraline urbane di fondo e di traffico. Dal rapporto emerge un bilancio annuale poco confortevole e una fotografia davvero sconcertante. Centri urbani invasi dalle polveri sottili e cittadini condannati a respirare smog.
Far uscire le città dalla cappa di smog è una priorità dell’associazione ambientalista che vuole dare un volto nuovo e disegna idealmente le città di domani. Ma come dovrebbe essere una città davvero ecologica? In sintesi una metropoli innovativa e sostenibile con zero consumo di suolo, spazi pedonali e boschi urbani, mobilità dolce e a zero emissioni, rigenerazione e riqualificazione urbana, efficienza energetica e rinnovabili. Una città sempre più verde dove gli alberi tornano ad essere i protagonisti del centro e delle periferie sposando anche l’architettura per dar vita a palazzi che respirano. E poi reti ciclabili, mezzi pubblici e auto elettriche, ecoquartieri, edifici che tornano a nuova vita grazie a progetti rigenerazione urbana. Centri urbani sempre più smart, partecipativi e inclusivi. Ma vediamo nel dettaglio le 10 mosse contro lo smog ovvero le proposte di Legambiente per uscire dall’emergenza e vivere meglio:
1 Ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città per favorire spostamenti sicuri a piedi e in bicicletta
Ribaltare il rapporto tra gli spazi pedonali e quelli in cui far convivere mezzi pubblici e biciclette rispetto a quelli destinati a carreggiate e parcheggi, che attualmente occupano l’80% degli spazi pubblici.
2 Aumentare il verde urbano
Piantare migliaia di alberi nelle strade e nei parchi, perché assorbono emissioni inquinanti e CO2.
3 Una mobilità verso “emissioni zero”
Muoversi ad emissioni (quasi) zero, non solo a piedi o in bici, ma anche per il 90% degli spostamenti quotidiani (al di sotto dei 100 km al giorno) con la trazione elettrica (e-bike, moto, auto, bus).
4 Priorità alla mobilità pubblica
Potenziare il trasporto nelle aree urbane con bus più rapidi, affidabili ed efficienti, con strade dedicate e corsie preferenziali, 1.000 treni pendolari, metropolitane, tram e 10.000 bus elettrici o a bio-metano.
5 Fuori i diesel e i veicoli più inquinanti dalle città
Fissare standard ambientali sempre più alti per l’utilizzo dei veicoli privati circolanti nelle città, crescenti negli anni, con limiti nei periodi di picco.
6 Road pricing e ticket pricing
Istituire zone a pedaggio urbano e implementare una differente politica tariffaria sulla sosta. I ricavi ottenuti devono essere vincolati all’efficientamento del trasporto pubblico.
7 Riqualificazione degli edifici pubblici e privati, per ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti
Riqualificare in 30 anni tutti gli edifici pubblici e privati, ovvero il 3% all’anno.
8 Riscaldarsi senza inquinare
Vietare l’uso di combustibili fossili inquinanti nel riscaldamento degli edifici; diffondere nuove tecnologie (come le pompe di calore e le caldaie a biomassa certificate); imporre i contabilizzatori.
9 Rafforzare i controlli su emissioni auto, caldaie, edifici
Garantire un serio e capillare sistema di controlli (come previsto dalla legge) sulla regolazione degli impianti di riscaldamento e sulle caldaie, sulla certificazione degli edifici e sulle emissioni reali delle auto, applicando il nuovo ciclo di prova di tutte le emissioni e dei consumi più vicino all’uso reale
10 Intervenire anche sulle altre fonti di inquinamento
Dare priorità a strumenti come l’Autorizzazione integrata ambientale e l’applicazione delle migliori tecnologie per ridurre le emissioni delle industrie o di altre attività, come quelle portuali.
Legambiente ha fornito l’idea di una ricetta innovativa e sotenibile ma occorre anche un buon senso comune a concretizzare a mettere in pratica questo sogno per il meglio vivere di tutti.
Fonte: Legambiente
Per consultare il dossier Mal’Aria 2017 www.legambiente.it