I menu tradizionali natalizi per ogni regione… scopriteli con noi
Quell’atmosfera magica e incantata che dura tutto il mese di dicembre ha il suo culmine con la mattina di oggi, la mattina e la giornata di NATALE …e in questi giorni con le varie festività tradizionali che lo seguono! Iniziate insieme a noi questo curiosissimo e particolare viaggio che ci porterà a scoprire i menù che portano in tavola le varie Regioni… e magari con curiosità potremo appuntarceli e farne tesoro. C’è chi vorrà decidere di andare personalmente a testare qualcuna di queste pietanze tradizionali, c’è chi invece deciderà di provarne addirittura a farne qualcuna seguendo le ricette tipiche o chi ancora potrà approfittarne per fare propria qualche prelibatezza da riproporre sulle proprie tavole, magari cercando di assaggiarne una per ciascuna come vorremo provare anche noi di anno in anno!
Grazie ad una nostra particolare ricerca incrociata tra vari testi, libri, siti web che si occupano di ricette di tradizione e una vecchia “mappa” stilata dal Corriere della Sera in proposito nel dicembre di 10 anni fa ecco cosa è venuto fuori: sfogliamo le 20 regioni italiane in ordine alfabetico…
ABRUZZO
Il piatto più rinomato e tipico è la minestra di cardi, seguono tra i primi piatti lasagna con macinato , mozzarella e parmigiano o anche la zuppa di castagne e ceci . Per i secondi abruzzesi natalizi troviamo l’agnello arrosto o bollito di manzo. I dolci invece variano ovviamente tra le province della regione vi sono calcionetti fritti; scrippelle, ferratelle; ostie con ripieno di mandorle, noci e miele; noci atterrati (mandorle con acqua e zucchero).
BASILICATA
In questa particolarissima e antica regione, tutta da scoprire troviamo tra i primi piatti poveri minestra di scarole; il famoso piatto natalizio spesso usato in tante regioni è il baccalá, qui in versione lessata con i famigerati lucani peperoni cruschi o gli strascinari al ragù di carne mista. Ad accompagnare tutto sarà pane con le mandorle; ed infine pettole e calzoncelli.
CALABRIA
Eccoci nel Regno del Peperoncino piccante, oltre che dei sapori più forti. In Calabria tra gli antipasti troviamo crespelle ripiene alle alici. Per primo scillatelle (o fileya, ovvero pasta lunga fatta a ferretto) con ragù di maiale o minestra maritata con verdure di campo e fagioli. Il capretto al forno alle erbe selvatiche con patate arrosto, è prediletto tra i secondi delle zone di montagna mentre sulla costa si trova l’uso del pesce stocco di Cittanova ( o stoccafisso). Ad accompagnare il tutto il broccolo calabrese saltato in padella e condito con peperoncino. Dolci fichi a crocetta ricoperti al cioccolato,crustoli, pitta ‘mpigliata,susumelle al cioccolato, torroncini, dolci al cedro e al bergamotto o quazunielli.
CAMPANIA
La Campania è la regione tra quelle del sud con altrettanti piatti golosissimi e iper calorici, davvero deliziosi! Tra i primi sempre della tradizione povera ancora una Minestra maritata di cicoria scarole; spaghetti alle vongole; borragine in brodo di cappone con aggiunta anche di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello. Di secondi cappone imbottito accompagnato da insalata di rinforzo e friselle o broccoli con aglio e peperoncino. Infine i famosissimi dolci: struffoli e roccocò.
EMILIA ROMAGNA
Tra i piatti tipici della meravigliosa regione sinonimo di ottima cucina delle massaie di una volta,della pasta fatta in casa e dell’ospitalità ecco sulle tavole natalizie culatello di Zibello, tra gli antipasti più rinomati e immancabili. I primi famosissimi sono le famigerate tagliatelle al ragù o lasagne; tortellini in brodo e pure passatelli in brodo. Tra i secondi il riproposto cotechino di Modena e zampone con lenticchie e di contorni anche purè e mostarda o formaggio di fossa con la Saba. Infine tra i tantissimi dolci, ecco il Panone di Natale di Bologna.
FRIULI VENEZIA GIULIA
In questa stupenda regione del Nord, a confine, troviamo ancora piatti della tradizione povera come la zuppa di rape e cotechino con polenta (detta brovada e muset); poi di secondo la trippa con sugo e formaggio o il cappone e infine il dolcissimo gubana ( con noci,mandorle,uvetta,miele,vino e rhum tutto in sfoglia! ).
LAZIO
Nella regione della nostra capitale troviamo per primo deliziosi cappelletti in brodo. Poi a seguire ecco il tipico e abbondante fritto misto di verdure (broccoli e carciofi) per accompagnare innumerevoli secondi piatti: il baccalà fritto, il capitone,l’ abbacchio al forno con patate, il bollito di carne misto; tacchino ripieno. Per dolci tipici della tradizione panpepato e pangiallo.
LIGURIA
Per tradizione natalizia tra gli svariati piatti in Liguria, sulla meravigliosa regione costiera del Nord Ovest italiano ecco i maccheroni in brodo e ravioli alla genovese. Poi besciamella e parmigiano o spiedini di rigaglie di pollo con funghi freschi o cappone lesso, cappon magro infine anche salcicce e spinaci e faraona al forno con carciofi. Per dessert i tipici e italianissimi canditi e torrone; pandolce e anche tra la scelta della frutta uva; fichi secchi; noci.
LOMBARDIA
La regione del Nord industriale per eccellenza e vecchia signora “capitale” di arte,cultura,moda propone per tradizione il Consommé di cappone in gelatina e tortellini e casoncelli in brodo; poi cappone ripieno accompagnato da mostarda di Cremona e “STECCHINI” spiedini di pollo e vitello; infine il tradizionale panettone delle corti Sforza (di cui vi abbiamo parlato già in un precedente nostro articolo).
MARCHE
In questa meravilgiosa regione sulla costa Est italiana troviamo tantissimi piatti tipici: maccheroncini di Campofilone in sugo o i cappelletti in brodo di carne ma anche il Vincisgrassi ( timballo di macinata di manzo con pollo e salsiccia tritati insieme al prosciutto crudo e talvolta anche funghi!) e per secondo cappone arrosto. Tra i dolci la pizza de Natà (impasto di pane con la tradizionale frutta secca, uvetta, cacao in polvere, fichi, scorza di arancia e limone e zucchero!!!) e anche il fristingo (impasto con canditi e frutta secca insieme a fichi e cioccolato ). Vino cotto.
MOLISE
In questa poco conosciuta regione che segna l’inizio del Sud Italia confinando con Abruzzo, un po’del Lazio , Campania e ad Est si affaccia sulla costa adriatica, troviamo tra le ricette tradizionali e tipiche: zuppa di cardi e pizza di Franz in brodo (sono pezzi di pizza di uova e parmigiano e prezzemolo), baccalà arrancato (con mollica di pane,aglio,prezzemolo e origano insieme a uvetta ,pinoli e noci!), baccalà al forno con verza sempre con prezzemolo e mollica di pane,uva passa e noci. I calciuni sono tra i dolci tipici realizzati con farina,vino,vaniglia,castagne bollite,cannella,rhum,cioccolato,miele,mandorle,cedro candito,uova.
PIEMONTE
Nella regione che ha visto il suo regale capoluogo,come prima capitale del Regno d’Italia abbiamo per Natale il bue bollito di Carrù e Moncalvo, il cappone di Morozzo al forno; insalata di carne cruda all’albese il tutto accompagnato da peperoni in bagna cauda ( la nota salsa piemontese con olio,aglio,acciughe), acciughe al verde, flan del cardo, petto d’oca affumicato, tajarin con pancetta. Per primi gli agnolotti al plin con sugo d’arrosto e risotto al radicchio. Di secondi misto di bolliti con salse, cappone arrosto insieme a carote e patate al forno Per dolci tradizionali torta di nocciole con lo zabaione; torrone d’Alba e mousse di mele rosse IGP.
PUGLIA
L’incredibile Regione del Sud amata da tantissimi giovani negli ultimi anni per le spiagge del Salento, adorata da Noir e tantissimi italiani per la zona del Gargano…per i suoi meravigliosi trulli e paesaggi di ulivi, per i suoi piatti tipici e una vera tradizione artistica ricca di storia. A Natale la Puglia propone cime di rape stufate; panzerotti fritti con mozzarella,ricotta e formaggio; ricotta scuantr’ e tra i secondi la nota anguilla arrostita con alloro o baccalà in umido con cipolla e oliveagnello coi lampascioni (le cipolline selvatiche di terra). Poi tra i dolci le frittelle tonde o pettole; cuturidd’ o agnello speziato con verdure cotto per pre in terracotta, cartellate dolci fritti a forma di rosa; torrone e porcedduzzi,frittelle piccole; fichi secchi e infine pasticceria di mandorle.
SARDEGNA
La stupenda isola Sarda che si trova nel mediterraneo sotto la francese Corsica, ricca di spiagge affascinanti e entroterra brullo e unico al mondo propone per antipasti salsiccia, pecorino e olive «a schibeci»; tra i primi culurgiones de casu (ravioloni di pecorino,bietola,zafferano e con noce moscata), gnocchetti sardi al sugo di salsiccia. Di secondo ancora agnello con patate al forno e porcetto al mirto. Numerosi i contorni con verdure stagionali sedano,finocchi e ravanelli; poi tra i dolci le deliziose: ricotta con miele; seadas al miele; pabassinas di noci accompagnati dal Cannonau e Mirto sardi.
SICILIA
La meravigliosa terra Sicula, isola conquistata da numerosi popoli ha la tradizione culinaria più variegata e un connubio di sapori davvero soprendenti! A Natale non puo’mancare lo sfincione (pizza con cipolla); scacce ragusane e cardi in pastella. Poi ancora sformato di anellini (pasta piccola tipica usata anche per la pasta al forno) al forno con ricotta; pasta con le sarde; le incredibili sarde a beccafico. Ancora insalate di arance con aringa e cipolla. Per secondi gallina in brodo; agnello al forno; carne con pancetta coppata con gli sparaceddi e caponata per contorni (verdure miste con una cottura particolare, vedi ricette); Tra i dolci di tradizione antichissima e noti in tutto il mondo cassate e cannoli, poi mustazzoli con mandorle,cannella e chiodi di garofano; buccellati di Enna (con fichi secchi) ; cubbàita, il torrone di miele,nocciole,mandorle,pistacchi!
TOSCANA
La terra contadina Toscana che va’dai monti, alle colline note ovunque del Mugello, del Chianti e delle crete senesi, e infine al mare ha una varietà di piatti incredibili come tutte le nostre Regioni. E’ la nostra regione di appartenenza e da tradizione tipica ripropone anche a Natale must della cultura culinaria. Tra gli antipasti infatti crostini di fegatini (utilizzati in ogni occasione dell’anno, da compleanni a feste, ai pranzi domenicali, ai taglieri delle varie trattorie o paninerie tipiche). Poi brodo di cappone in tazza e cappelletti in brodo. Nei secondi antichi e di cacciagione ecco l’ arrosto di faraona; anatra; fegatelli; tordi; cappone ripieno; sformato di gobbi; cavallucci; ricciarelli.
TRENTINO ALTO ADIGE
Il magico mondo incantato del Trentino che Rouge ci ha raccontato in un delizioso articolo, che amiamo visitare ogni volta che possiamo e che incanta e affascina turisti da tutto il mondo ha una tradizione culinaria ovviamente che affonda le sue radici nella vicina influenza con le regioni tedesche/austriache. Ecco che a Natale troviamo uno dei piatti più buoni e amati da grandi e piccini i canederli, le meravigliose polpettone di mollica di pane con speck,pancetta,salame,farina,uova,latte e in brodo condite con spinaci,funghi o fegato. Una volta lessati possono essere anche serviti con burro fuso e formaggi o anche il noto ragù! Poi tra i primi deliziosi e davvero dai sapori gustosissimi della montagna gli strangola preti, gnocchetti di pane, latte,uova e verdure; per secondi ovviamnete la carne degli animali che popolano da sempre quei luoghi e infatti troviamo capriolo al forno o capretto! I dolci tipici sono ormai esportati ovunque ed ecco lo strudel o lo zelten.
UMBRIA
Nella tanto bella Umbria,ricca d’arte e borghi tardo medievali incredibilmente particolari e purtroppo terra anche martoriata da terribili terremoti troviamo le nostre radici italiane francecsane e anche del vero Natale. La regione che infatti ha dato i natali al nostro SS. patrono S.Francesco nella stupenda cornice che è Assisi e da cui viene celebrata ogni anno la SS.Messa Natalizia. Abbiamo come menu cappelletti di cappone e piccione in brodo; contorno di parmigiana di cardi umbri;il cappone bollito. Infine per i dolci : il tradizionale panpepato; pinoccate con zucchero e pinoli; torciglione serpentello alle mandorle.
VALLE D’AOSTA
Nella splendida e piccolissima regione a statuto speciale,circondata da monti incredibili e paesini incantati a Natale si trova lardo con castagne cotte e caramellate con miele; mocetta (salume di vacca,pecora o capra essiccato con erbe di montagna,ginepro e aglio) in crostini al miele; crostini di fonduta e tartufo. Per primo zuppa alla Valpellinentze (con fette di pane e cavolo verza e fontina in brodo di cannella e noce moscata ) e di secondo Salsicce con patate ,Carbonata Valdostana con Polenta ( strisce di carne macerate con vino e aromi vari); per dolce poi pere a sciroppo servite con crema di cioccolato e panna montata.
VENETO
La romantica e amata regione veneta, territorio che vede tra le sue meraviglie città di arte e cultura storiche, i natali della storia più romantica al mondo Romeo e Giulietta nella splendida cornice di Verona e la magia d’acqua che da secoli stupisce e affascina che è Venezia! In questa terra il menu natalizio propone antipasto misto di salumi con soppressa e salsiccia luganega. Di primi: ravioli in brodo di cappone; un delizioso risotto al radicchio e gnocchi al sugo d’anatra. A seguire lesso di manzo «al cren»; polenta e baccalà e purè di patate. Per dolce non può mancare il nostro amato e prediletto Pan de Oro degli Sacligeri: il pandoro di Verona di cui ci ha parlato Noir nel suo articolo con il panettone; poi mostarda con il mascarpone e infine mandorlato di Cologna Veneta.
Speriamo che questo viaggio culinario nelle nostre meravigliose regioni e tradizioni regionali antichissime, che fanno del nostro paese una meraviglia enogastronomica incredibile, vi abbia appassionato e che possiate trarre lo spunto di comprendere, conoscere e provare anche a rifare sempre più nuove e svariate ricette della nostra meravigliosa ITALIA.
BUONE FESTE DA ROUGE ET NOIR
Queste ricette fanno parte di usi e tradizioni storiche che contraddistinguono ovunque i popoli di ogni paese. Nonostante noi teniamo indissolubilmente alla nostra tradizione che ci avvicina al mondo green e ambientalista auguriamo di cuore un futuro sempre più vicino a consumi di massa vegetariani. Auspichiamo seriamente ad un attenzione maggiore da parte del mondo consumista dei grandi marchi di allevamenti a temi importanti ( quindi con un occhio severo e attento ma anche comprensivo ai vari ai produttori più attenti; alla speranza che i nostri amici animali abbiano una sempre più dignitosa condizione di vita in allevamento non intensivo, in libertà, con mangimi sempre più naturali e trattamenti dignitosi, come metodo di uccisione sempre più umano, non traumatico e possibilmente indolore). Nel futuro Natale che sognamo per la maggioranza di onnivori, è l’avvicinamento ad un consumo di sempre più vegetali nella vita quotidiana e pochissimi momenti di vecchie tradizioni culinarie, da sempre in atto, ma con uno sguardo più critico e un consumo veramente ridotto.