La tradizionale festa dei morti che segue Ognissanti : cos’è e perchè, nei paesi latini festa di colori!
La festa dei morti ( dal latino Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum, ossia Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti), è una ricorrenza della nostra Chiesa cattolica , è celebrata il 2 novembre di ogni anno,segue di un giorno la festività di Ognissanti del 1º novembre. Il colore liturgico di questa commemorazione è il viola, il colore della penitenza, dell’attesa e del dolore ma è possibile usare anche il nero. Nel rito romano è previsto che, nel caso in cui il 2 cada di domenica, la ricorrenza sia celebrata il successivo ovvero il 3. In Italia benché molti lo considerino come un giorno festivo, la ricorrenza non è mai stata ufficialmente istituita come vera e propria festività civile. Come ci dice la nostra fonte principale e che sosteniamo, wikipedia l’enciclopedia libera. Ma andiamo avanti e cerchiamo di capire meglio tradizione e curiosità …
L’Encyclopædia Britannica (1910) dice: “Giorno dei morti = giorno riservato nella per la chiesa cattolica alla commemorazione dei fedeli defunti.
La celebrazione si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il sacrificio della messa.
Alcune credenze popolari relative al Giorno dei morti sono di origine pagana e d’immemore antichità. Così i contadini di molti paesi cattolici credono che quella notte i morti tornino nelle loro case precedenti e si cibino degli alimenti dei vivi”.
Ecco perchè da uno speciale di Focus siamo riuscite a risalire anche alle varie tradizioni regionali italiane (che amiamo sempre ricordare) e anche a delle curiosità molto buffe e lontane da noi , dal mondo. Leggiamo quindi che …
” In alcune zone della Lombardia , la notte tra l’1 e il 2 novembre molte persone mettono in cucina un vaso di acqua fresca per far dissetare i morti.
In Friuli si lascia un lume acceso , un secchio d’acqua e un po’ di pane.
In Trentino le campane suonano per richiamare le anime. Dentro casa viene lasciata una tavola apparecchiata e il focolare accesso per i defunti. Lo stesso capita in Piemonte e in Val d’Aosta.
In Liguria , vengono preparati i bacilli (fave secche) e i balletti (castagne bollite).
Tanti anni fa, la notte del 1 novembre, i bambini si recavano di casa in casa, come ad Halloween , per ricevere il “ ben dei morti “, ovvero fave, castagne e fichi secchi. Dopo aver detto le preghiere, i nonni raccontavano loro storie e leggende paurose.
In Umbria si preparano gli stinchetti dei morti , dolci a forma di fave. La frutta martorana: è un dolce siciliano tipico della festa dei Morti.
In Abruzzo , oltre al tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano tanti lumini accesi alla finestra quante sono le anime care. Ma era anche tradizione scavare e intagliare le zucche e inserire una candela all’interno e usarle come lanterne, proprio come ad Halloween.
A Roma la tradizione voleva che, il giorno dei morti, si tenesse compagnia ad un defunto consumando un pasto vicino alla sua tomba.
In Sicilia il 2 novembre è una festa con molti riti per i bambini. Se i più piccoli hanno fatto i buoni, riceveranno dai morti i doni che troveranno la mattina sotto il letto: si tratta di giochi ma soprattutto di dolci, come i pupi di zuccaro (le bambole di zucchero). Si preparano anche gli scardellini, dolci fatti di zucchero e mandorle (o nocciole) a forma di ossa dei morti e si mangia Mentre in Sicilia si usa la frutta martorana , fatta di pasta di mandorle colorata ! “
Invece nei paesi di origine latino – americana vi sono altre usanze, molto cuirose per noi… come creare particolari altari buffi, ironici, colorati per il día de Muertos che si svolge in Messico.
” In America Centrale e Latina nel giorno dei morti ( Día de Muertos) , oltre alla consueta visita dei cimiteri, si addobbano le tombe con fiori, e vi si depositano giocattoli (nel caso in cui il defunto sia un bambino) o alcolici.
Il día de Muertos messicano è diventato patrimonio dell’umanità il 7 novembre 2003. In alcune abitazioni è ancora consuetudine preparare l’altare dei morti davvero suggestivi e colorati. L’altare è arricchito con immagini del defunto, una croce, un arco e incenso.
I festeggiamenti durano molti giorni e si rifanno alle tradizioni precolombiane, con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi. Per le strade si possono ammirare rappresentazioni caricaturali della morte”.
Speriamo come sempre di avervi svelato qualche novità, come amiamo fare nella nostra rubrica #Curiosando e avervi avvicinati a nuove curiosità e usi folkloristici e tradizionali.