S-cambiacibo: il portale di foodsharing tutto italiano
“Lunedì. Come al solito nel weekend, hai fatto una spesa abbondante per l’intera settimana. Guardi l’agenda e ti rendi conto che, tra un pranzo di lavoro, un aperitivo con gli amici e il compleanno di tua mamma, mangerai spesso fuori casa. E ora? Quelle patate e zucchine che hai comprato al mercato andranno buttate. Dovresti consumare anche il pollo, che ormai è in frigo da qualche giorno. Non preoccuparti! C’è S-Cambia Cibo!”
Poche righe dal loro sito e capiamo subito di cosa si tratta. Una geniale piattaforma tutta italiana che combatte lo spreco di cibo e aumenta la socialità, attraverso la condivisione e lo scambio di cibo appunto.
Cliccando su www.scambiacibo.it infatti siamo subito proiettati nel mondo del foodsharing. Una dispensa collettiva alla portata di tutti, dove aziende, privati e non possono prendere o lasciare alimenti ARS (ad alto rischio spreco), alimenti che già sai di non consumare e che andrebbero buttati. Tutto ciò per contribuire a minimizzare lo spreco alimentare domestico, rafforzare le relazioni e creare l’opportunità di incontrare gente nuova.
E’ semplice e bastano poche mosse. L’utente inserisce i propri dati anagrafici utili per la localizzazione degli alimenti e una volta che accede al proprio profilo fotografa gli avanzi con le informazioni necessarie (data di scadenza, caratteristiche principali) e condivide sulla piattaforma.
I tag e la geolocalizzazione aiuteranno le altre persone nella ricerca. Ci sarà sicuramente nelle vicinanze qualche scroccone interessato, che potrà contattarti privatamente per gli accordi su luogo e momento dello scambio e del ritiro che avviene fisicamente. Non sempre lo scambio avviene alla pari. A volte si dona, a volte si riceve, l’importante è condividere!
Ma chi si nasconde dietro questa innovativa e fantastica piattaforma? A dircelo sono proprio loro che così si descrivono sul sito: “Prendi un gruppo di ingegneri vestiti da architetti, mettili in un co-working pieno di energia, aggiungi una social media agency – che non si prende mai troppo sul serio- , un service designer – che è anche web designer e factotum – condisci con un gruppo di professionisti per lo sviluppo sostenibile e il gioco è fatto”. Dalle ricerche condotte per il progetto di un ristorante nasce l’idea di S-Cambia Cibo e tra una pausa pranzo un caffè e un workshop prende forma un progetto capace di incentivare le relazioni urbane e di vicinato, attraverso lo scambio diretto di alimenti. Innovazione, condivisione, coinvolgimento.
E’ iniziata a luglio 2013, all’interno di Kilowatt (spazio di co-working bolognese, ndr) grazie a petricorstudio, SocialLAB, Guglielmo Apolloni e Indicanet, l’avventura S-Cambia Cibo. Ora, fa parte a tutti gli effetti dei progetti seguiti da Resilia, cooperativa di ricerca e sviluppo sul tema della resilienza”.
Tanto di cappello!